
Quando arriva agosto, le città si svuotano, le serrande si abbassano e le giornate sembrano rallentare. Per molti questo è il momento più atteso dell’anno: ferie, relax, qualche viaggio o semplicemente il piacere di staccare la spina. Ma per chi ha un anziano in famiglia, questo periodo può rappresentare una fase delicata. Non sempre è possibile portare con sé i genitori o i nonni, e spesso ci si ritrova a doverli lasciare a casa da soli, in una città silenziosa e rovente.
In questi casi è importante non sottovalutare il peso della solitudine estiva, che può essere più faticosa di quanto si pensi. Non serve rivoluzionare la propria estate, ma è fondamentale trovare gesti quotidiani semplici e costanti che possano far sentire gli anziani parte della nostra quotidianità, anche a distanza.
Contatto quotidiano: la presenza che conforta
Una delle prime cose da fare è mantenere un contatto regolare, anche se si è via. Una telefonata al giorno, alla stessa ora, può diventare una routine rassicurante. Non è tanto la durata della conversazione che conta, quanto la continuità. Anche solo sentire la voce di una persona cara può cambiare l’umore di un’intera giornata. Se l’anziano è pratico con la tecnologia, le videochiamate sono un ottimo modo per farlo sentire vicino: mostrargli i luoghi in cui ci si trova, coinvolgerlo in piccoli momenti della giornata, come un caffè in terrazza o una passeggiata serale.
Se non è pratico, si può approfittare delle settimane precedenti per mostrargli come usare il cellulare in modo semplice. Spiegargli come mandare un messaggio, rispondere a una chiamata o vedere una foto può renderlo più autonomo e sicuro.
Supporto concreto e compagnia anche da lontano
Un altro modo concreto per far sentire meno soli i nostri anziani è organizzare delle visite o piccole attenzioni anche quando noi non ci siamo. Se si ha un buon rapporto con il vicinato, si può chiedere a qualcuno di passare ogni tanto a salutarli, portare il pane o semplicemente bussare per scambiare due parole. Anche coinvolgere fratelli, nipoti o amici di famiglia in una sorta di “turnazione affettuosa” può essere un’idea utile per far sentire all’anziano una presenza costante attorno a sé.
Non si tratta di un’assistenza vera e propria, ma solo di quel calore umano che spesso fa più bene di qualunque medicina. Se la persona è autonoma e in salute, si può proporre anche la partecipazione a piccole attività nel quartiere: una messa, una tombolata, una cena di vicinato. Spesso gli anziani non partecipano per timidezza, ma con un piccolo incoraggiamento possono riscoprire il piacere di socializzare.
Piccole accortezze per un agosto più sereno
Oltre alla compagnia, è importante pensare anche agli aspetti pratici. Il caldo di agosto può essere molto pesante per chi ha una certa età, e ogni gesto di supporto può alleggerire le loro giornate. Preparare in anticipo qualche pasto leggero da lasciare in freezer, lasciare una lista chiara con numeri utili, programmare la consegna della spesa a domicilio o accertarsi che abbiano sempre acqua fresca a portata di mano sono piccole accortezze che fanno sentire seguiti e accuditi.
Se la persona ha difficoltà con le faccende domestiche o con l’organizzazione, può essere utile lasciargli un “programma settimanale” con attività semplici, come annaffiare le piante, leggere un libro, chiamare un parente. Dare una struttura alla giornata aiuta a combattere la sensazione di vuoto che spesso accompagna l’estate. In fondo, ciò che conta davvero è far sentire all’anziano che è presente nella nostra mente e nel nostro cuore, anche quando siamo lontani.